Gli effetti delle bacche di Goji sul diabete
Le bacche di Goji sono sempre più conosciute per le importanti e significative proprietà benefiche per l’organismo. Sono molti gli studi che dimostrano l’efficacia del Lycium barbarum per la salute, rendendo concrete quelle che inizialmente potevano apparire come semplici promesse dettate dalla novità.
Accanto ai benefici per la linea e per la bellezza del corpo, spicca infatti l’azione delle bacche di Goji per prevenire e contrastare alcuni dei più svariati disturbi, come il diabete.
Il numero di persone affette da questa malattia è già molto alto, e tende ad aumentare vertiginosamente con il passare del tempo, complici il sovrappeso, le diete sregolate, la sedentarietà ed in alcuni casi anche la genetica.
Per alcuni di questi fattori si può intervenire in modo efficace, ma in altri casi le uniche armi disponibili sono la pazienza e la costanza nel seguire i preziosi consigli dei medici, insieme alle cure farmacologiche indispensabili.
Un po’ di chiarezza: che cos’è il diabete?
Quando si parla di diabete, potrebbe esserci confusione a riguardo la natura di questo disturbo. Cerchiamo quindi di fare chiarezza.
Il diabete, in senso generale, consiste nell’aumento del contenuto di glucosio nel sangue, fenomeno che viene definito “iperglicemia”. In condizioni normali, la concentrazione di glucosio nei vasi sanguigni viene regolata dall’azione di due importanti ormoni prodotti dal pancreas: insulina e glucagone.
L’insulina si attiva in seguito all’assunzione di cibo, stimolando le cellule del corpo ad introdurre il glucosio al loro interno, utilizzandolo per ricavare energia. Il glucagone, invece, interviene soprattutto nei periodi di digiuno, richiamando il glucosio dalle cellule, per trasportarlo all’interno dei vasi sanguigni.
Tra i due ormoni, l’insulina è più frequentemente coinvolta nell’insorgenza del diabete. In ogni caso i meccanismi alla base di questa malattia possono essere diversi, così come i tipi di diabete.
Nel diabete di tipo 1, tipico di bambini e adolescenti, il pancreas non riesce a produrre insulina, per cui il glucosio si accumula inevitabilmente nel sangue. In questi casi è necessaria la somministrazione di insulina quotidianamente, per tutta la vita.
Il diabete di tipo 2, invece, è quello più frequente. Il pancreas produce una quantità normale di insulina, ma la sua efficacia è limitata dalle cellule, che non rispondono ai suoi stimoli, pertanto si parla di insulino-resistenza. Anche in questo caso il glucosio si accumula nel sangue, ma le terapie sono mirate soprattutto a modificare l’alimentazione e lo stile di vita, per tenere sotto controllo il problema.
Entrambe le forme rientrano nel diabete mellito, caratterizzato dalla presenza di glucosio nelle urine. Inoltre, la concentrazione di glucosio, quasi sempre piuttosto alta nel sangue, può subire bruschi crolli, soprattutto se si assume insulina o altri farmaci specifici.
Diverso è il caso del diabete insipido, così denominato per l’assenza di glucosio nelle urine. Le persone affette da questo problema tendono a manifestare poliuria, cioè un’eccessiva eliminazione di urine, e di conseguenza anche una sete abnorme. Le cause sono legate alla ridotta produzione dell’ormone che regola l’escrezione di acqua con le urine, oppure ad una mancata risposta del rene alla sua azione.
Il ruolo delle Goji nella prevenzione del diabete
Per prevenire e contrastare gli effetti del diabete, in particolare di quello di tipo 2, è molto importante prestare attenzione all’alimentazione. In particolare, i medici consigliano l’assunzione di cibi che abbiano un basso indice glicemico (IG), cioè la misura con cui la glicemia aumenta in seguito all’introduzione di 50 grammi di zuccheri. Gli alimenti con questa caratteristica sono soprattutto pane, pasta e riso integrali, latte magro, yogurt e alcuni tipi di frutta, come le mele e le prugne.
Cosa devi sapere sull’indice glicemico delle Goji
In questo contesto rientrano anche le bacche di Goji, per le quali l’indice glicemico è davvero basso. Questo vuol dire che la loro assunzione non influisce in modo negativo sulla concentrazione di glucosio nel sangue. Le bacche di Goji, infatti, contengono dei carboidrati unici, chiamati LBP (Lycium Barbarum Polysaccharides).
Alcune evidenze scientifiche
A confermare questa teoria ci sono diversi studi, tra cui un’importante ricerca del 2010 condotta in Cina da un team di esperti nel settore. Sono stati valutati 67 pazienti affetti da diabete di tipo 2, suddividendoli in due gruppi. Ad uno dei due gruppi è stata somministrata una dose costante di 300 mg al giorno di LBP per un periodo di 3 mesi.
Al termine dello studio, è stato rilevato un aumento dell’indice insulinico, associato ad una significativa riduzione della glicemia nel campione di pazienti affetti da diabete di tipo 2.
L’efficacia del Lycium Barbarum per contrastare gli effetti del diabete potrebbe essere potenziata anche da altri fattori. Per esempio, l’elevato contenuto di fibre delle bacche di Goji è in grado di contrastare l’assorbimento dei carboidrati assunti durante i pasti.
Anche il cromo, di cui le bacche sono ricche, potrebbe svolgere un ruolo nel mantenimento di valori costanti della glicemia.
Per concludere: via libera alle Goji!
Per questo motivo, anche i pazienti affetti da diabete possono scegliere di integrare la propria dieta con un’assunzione regolare di L. barbarum nelle giuste quantità. In ogni caso, soprattutto se state assumendo farmaci specifici (ATTENZIONE!), consigliamo sempre di consultare il medico prima di affidarvi a un consumo bacche di Goji, come ogni altro integratore o alimento! 🙂