Le bacche di Goji per fare il pieno di energia e combattere i radicali liberi
Sapevi che le Bacche di Goji rappresentano anche un’importante risorsa contro lo stress ossidativo ?
Astenia, mancanza di concentrazione, stress, spossatezza, debolezza generale, sono tutti sintomi con cui tutti siamo chiamati spesso a fare i conti, nel trambusto della vita moderna e dei suoi ritmi talvolta insostenibili.
Per fare il concentrato di energia e contrastare lo stress, le Bacche di Goji, come vedremo, sono particolarmente indicate.
Da millenni vengono utilizzate come potente anti-ossidante, tonico, e antinfiammatorio dalle popolazioni orientali, e oggi, anche la società occidentale ha accolto con curiosità e fiducia le virtù di questo frutto antico e multi vitaminico, tanto che è considerato da sempre un “elisir di lunga vita”.
Bacche di Goji: un concentrato di antiossidanti
Le bacche di Goji, con il loro ricco contenuto di sostanze antiossidanti, offrono un’importante risorsa nella lotta contro i radicali liberi, principali responsabili dell’invecchiamento cellulare e di una serie di sintomi che possono portare anche a patologie gravi. Si tende spesso ad associare disturbi al normale e naturale processo di invecchiamento dell’individuo, ma emicranie, difficoltà di concentrazione, respiro corto, stanchezza, indebolimento di unghie e capelli possono essere fenomeni dovuti a un eccesso di radicali liberi nel nostro organismo. Infatti, lo stress ossidativo è una vera e propria condizione patologica, un meccanismo di danno cellulare causato da un eccesso di radicali liberi, ovvero sostanze chimiche, la cui presenza elevata crea una situazione di squilibrio fisiologico con una serie di conseguenze per la nostra salute.
Cosa sono i radicali liberi?
I principali radicali liberi sono i cosiddetti ROS, le specie reattive dell’ossigeno. A questa categoria appartengono principalmente l’anione superossido, il perossido di idrogeno e il radicale ossidrilico. Queste molecole vengono costantemente prodotte all’interno del nostro organismo, dove vengono contrastate dall’azione di meccanismi protettivi biologici, a cui appartengono antiossidanti ed enzimi. La pericolosità dei ROS risiede nella loro spiccata reattività, dovuta alla presenza di un elettrone spaiato, che le spinge a reagire tra loro e con altre molecole organiche, soprattutto presenti nelle cellule, generando molecole differenti e molto dannose.
I principali effetti nocivi dei radicali liberi sulla cellula sono localizzati soprattutto sulle membrane, plasmatiche e mitocondriali.
Perché i radicali liberi sono così dannosi per le nostre cellule?
I ROS infatti reagiscono con le proteine, i carboidrati, gli acidi nucleici, ma soprattutto con i lipidi, esercitando su di questi una reazione nota come lipoperossidazione: il radicale libero, in presenza di ossigeno, si lega ai lipidi di membrana, generando un radicale lipidico perossido. Questo è altamente reattivo, e tenta di stabilizzarsi sottraendo elettroni ai lipidi adiacenti, che a loro volta diventano instabili.
Viene così generata una reazione di lipoperossidazione a catena, che coinvolge inizialmente i costituenti della membrana plasmatica, quella più esterna, e infine si propaga alle strutture più interne, come le membrane mitocondriali. La cellula subisce così un danno, oltre che meccanico, anche omeostatico, poiché vengono intaccati anche enzimi e pompe ioniche, essenziali per la regolazione dei livelli ionici cellulari e per la produzione di energia. I radicali liberi inoltre possono reagire anche con gli acidi nucleici, i costituenti del DNA e dell’RNA, accelerando i processi di invecchiamento e aumentando il rischio di tumori.
I radicali liberi vengono prodotti costantemente dal nostro organismo, in condizioni fisiologiche e non. Ad esempio, piccole quantità di ROS vengono rilasciate durante il normale processo di respirazione cellulare, in concomitanza con l’attività di alcuni enzimi, come la xantina-ossidasi e l’ossido nitrico-sintasi, e anche durante i processi infiammatori, da parte dei leucociti. Anche l’esposizione a radiazioni ionizzanti, soprattutto raggi X e raggi UV, può stimolare la produzione di ROS.
Lo stress ossidativo
L’organismo è comunque in grado di mantenere il livello di queste molecole entro determinati limiti, grazie all’equilibrio tra radicali liberi e meccanismi antiossidanti. Tra questi riscontriamo vari sistemi enzimatici e gli antiossidanti scavenger. Ai primi appartengono soprattutto la superossido-dismutasi, la glutatione-perossidasi, la glutatione-sintetasi e la catalasi.
Tra gli scavenger troviamo soprattutto il glutatione e le vitamine A, vitamina C e vitamina E. Quando la quantità di radicali liberi supera le misure protettive degli antiossidanti, l’organismo si trova in una condizione di stress ossidativo, che, se prolungato, può condurre all’invecchiamento precoce dei tessuti, alla comparsa di patologie infiammatorie, di tumori e di malattie degenerative.
Le sostanze antiossidanti delle Goji
Le bacche di Goji sono ricche di sostanze antiossidanti. Tra queste il LBS, Lycium Barbarum Polysaccharides, un polisaccaride presente esclusivamente in queste bacche, è in grado di stimolare la produzione e l’attività dell’enzima superossido-dismutasi, aiutando a contrastare la formazione dei radicali liberi. Tra le vitamine presenti nelle bacche di Goji troviamo soprattutto la vitamina C, che, oltre alle ben note proprietà immunostimolanti, è anche un potente antiossidante. Questa vitamina infatti ha un elevato potere riducente ed è in grado di cedere un elettrone alle specie reattive dell’ossigeno, impedendo così che questi reagiscano con le strutture cellulari.
Le bacche di Goji contengono anche elevate quantità di carotenoidi, importanti pigmenti vegetali, tra cui beta-carotene, luteina, licopene, zeaxantina e criptoxantina, sostanze dalle spiccate proprietà antiossidanti e antitumorali. Nelle bacche possiamo trovare anche la vitamina E, in particolare i tocoferoli, molecole liposolubili normalmente presenti a livello delle membrane cellulari, che, in presenza di radicali liberi, possono “sacrificarsi” al posto dei fosfolipidi cellulari, in modo da bloccare in partenza la lipoperossidazione.
Tra i minerali antiossidanti invece, le bacche di Goji sono particolarmente ricche di zinco, un importante cofattore per l’enzima superossido-dismutasi.
Il test ORAC
Il test ORAC (Oxygen Radical Absorbance Capacity) è un metodo recente che valuta il potere antiossidante degli alimenti. Ad ognuno di essi viene assegnato un punteggio ORAC crescente.
Secondo i ricercatori che hanno messo a punto questo test, i livelli giornalieri di sostanze antiossidanti nel nostro organismo dovrebbero mantenersi tra i 3000 e i 5000 ORAC. Le bacche di Goji hanno un valore superiore ai 30000 ORAC, nettamente superiore a quello degli alimenti più conosciuti per le proprietà antiossidanti, come i mirtilli (3750 unità ORAC) o il melograno (oltre le 10000 unità).
Se hai dubbi, curiosità o perplessità in merito alle Bacche di Goji, contattami via email e ti risponderò quanto prima possibile!