Canapa bio: le proprietà e gli utilizzi!
Oggi parliamo di un prodotto particolarmente interessante, la canapa bio, presentandone proprietà e utilizzi. Occorre però una piccola e importantissima premessa!
Com’è semplice intuire, la salute è un concetto globale, una condizione dell’individuo in cui entrano in gioco diversi fattori legati non solo ad aspetti prettamente fisiologici ma anche legati alle abitudini, allo stile di vita e alla sfera emotiva ed energetica.
La salute dipende in misura sensibile dai cibi che scegliamo di consumare, dalla loro qualità e varietà, dalla nostra dieta e dal nostro comportamento a tavola come tra le corsie del supermercato!
Il nostro intestino è ricettacolo delle nostre emozioni ed è spesso messo a dura prova da abitudini errate per cui è importante fare attenzione alla scelta dei cibi che mangiamo, valutando con cura ingredienti, materie prime, provenienza, ma soprattutto le proprietà nutritive.
Sulla scia delle frequenti “mode” alimentari che si stanno diffondendo nell’ultimo periodo, parliamo oggi di una risorsa preziosa e gustosa: la canapa.
Caratteristiche della canapa bio
Attorno alla canapa utilizzata a scopo alimentare si crea sempre un po’ di confusione, soprattutto tra i consumatori meno “addentrati” nel settore del biologico e delle costanti novità che offre sul mercato.
Molti, infatti, tendono a rimanere abbastanza perplessi di fronte alla scelta di introdurre nella propria dieta un prodotto vegetale che, a tutti gli effetti, altro non è che una varietà della Cannabis, proprio quella che viene utilizzata anche come sostanza stupefacente. Cerchiamo quindi di fare un po’ di chiarezza.
Con il termine “canapa” ci riferiamo alla Cannabis sativa, pianta annuale appartenente alla famiglia delle Cannabaceae, coltivata in diverse parti del mondo, ma particolarmente diffusa nelle aree centrali dell’Asia e dell’America.
Questa pianta può raggiungere addirittura un’altezza di ben cinque metri e si caratterizza per il particolare aspetto delle foglie, lunghe, strette e ricoperte di piccole punte acuminate lungo tutto il bordo laterale. La storia della Cannabis sativa è molto antica. Secondo gli esperti, infatti, la sua importanza nella realizzazione di ottimi tessuti era stata messa in pratica già dalle prime popolazioni preistoriche europee.
Nel corso dei decenni, riuscì ad acquisire un ruolo di grande rilievo nel settore tessile, soprattutto in virtù dell’estrema resistenza delle fibre di cotone, aspetto che la rendeva particolarmente utile nella produzione di sacchi per contenere il raccolto dei campi e di funi da usare per il lavoro. Ma non è tutto, perché la canapa era anche il materiale con cui venivano realizzati in passato i primi fogli di carta naturale.
L’applicazione nel settore tessile rimase uno dei principali utilizzi della canapa all’incirca fino al XIX secolo, quando cominciarono a diffondersi le imponenti piantagioni di cotone e, qualche anno più tardi, le moderne fibre sintetiche che tutti noi conosciamo.
La canapa è sempre stata sfruttata anche a scopo alimentare, soprattutto come prezioso mangime per il bestiame, ma anche integrandola nelle diete contadine, in virtù delle sue importanti proprietà nutritive. Questo volto della Cannabis sativa è stato nuovamente riscoperto negli ultimi anni, quando i negozi specializzati e persino alcuni attenti pizzaioli hanno cominciato ad offrire ai propri clienti la possibilità di utilizzare la gustosa e salutare farina di semi di canapa.
Proprietà e benefici
I semi di canapa sono una risorsa davvero preziosa per l’organismo, grazie all’elevato contenuto in importanti sostanze nutritive. In particolare, la Cannabis sativa contiene 8 amminoacidi essenziali per poter “fabbricare” le proteine nel nostro corpo, a differenza di molti alimenti di origine vegetale, che invece contengono amminoacidi incompleti o insufficienti a questo scopo. Questo aspetto risulta molto vantaggioso soprattutto per chi segue una scelta di vita vegetariana o vegana, poiché consente di fornire all’organismo il giusto apporto di proteine. Inoltre, l’elevato contenuto di fibre aiuta a preservare la naturale regolarità dell’intestino, proteggendolo al tempo stesso dal rischio di infiammazioni e di cancro al colon, oltre a favorire il senso di sazietà, aspetto particolarmente vantaggioso per chi desidera perdere peso senza troppe rinunce.
I semi di canapa sono ricchi di sostanze oleose fondamentali per la nostra salute. Ci riferiamo soprattutto degli acidi grassi Omega-3 e Omega-6, di cui abbiamo già parlato in relazione ai semi di chia, molto utili per le loro spiccate proprietà benefiche.
Un aspetto che non tutti conoscono è che questi due acidi grassi dovrebbero sempre essere presenti nella nostra dieta in un rapporto di 1:3 per poter sfruttare appieno delle loro virtù benefiche, e la Cannabis sativa può vantare esattamente questo rapporto. Da non trascurare è anche l’elevato contenuto di vitamine, tra cui la vitamina E, nota soprattutto per le sue proprietà antiossidanti, ma anche di numerosi sali minerali, come magnesio, potassio e calcio.
Grazie alle sue proprietà nutritive, la canapa può essere quindi considerata un prezioso alleato per la salute delle cellule, in generale, ma soprattutto dell’apparato cardiovascolare, che risulta in questo modo protetto dai problemi legati all’eccesso di colesterolo.
Al tempo stesso, gli acidi grassi e i Sali minerali aiutano anche a mantenere attive e funzionali le cellule nervose, garantendo così una migliore concentrazione.
Usi della canapa
La canapa ad uso alimentare si può trovare facilmente nei negozi specializzati in forma di semi oppure già macinata, come una farina dal colore scuro e dalla consistenza fine, quasi impalpabile. I semi di canapa possono essere consumati senza alcun problema crudi, magari aggiungendoli ad una gustosa insalata fresca oppure allo yogurt per uno spuntino o una colazione sfiziosa. In questo modo sarà possibile sfruttare appieno tutte le sostanze nutritive presenti nel seme, che nel caso dei semi decorticati e della farina tendono a ridursi, seppure in maniera non eccessiva.
La farina è ottima per realizzare qualunque tipo di ricetta. Dobbiamo però considerare che si tratta di un cereale completamente senza glutine, per cui andrebbe accostato ad una farina più “forte”, scegliendo magari tra una vasta gamma di farine biologiche, come quella di kamut o di farro. Il rapporto ideale dovrebbe essere all’incirca del 20% di farina di canapa sul totale della farina utilizzata, per una migliore resa. Infine, possiamo optare anche per l’olio di canapa, che viene estratto a freddo dal seme intero. Si tratta di un prodotto portentoso, estremamente ricco di importanti acidi grassi concentrati
Canapa bio: controindicazioni?
La canapa non presenta particolari controindicazioni, considerando soprattutto la presenza delle numerose forme in cui viene commercializzata. Consigliamo però a chi soffre di colon irritabile di optare per la farina di canapa, piuttosto che per i semi, per via dell’elevato contenuto di fibre, che potrebbero aumentare l’evacuazione.
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