Semi di Chia: storia e informazioni

Semi di Chia: tra storia e leggenda

I semi di Chia sono una delle fonti di aminoacidi essenziali, antiossidanti e sostanze nutritive più apprezzate al mondo.

Si tratta di semi legati a una pianta floreale della famiglia delle Lamiaceae, meglio nota come Salvia Hispanica, originaria del Guatemala e del Messico centrale e meridionale, dove è conosciuta da millenni.

Semi di Chia
Semi di Chia

Il termine “chia” è etimologicamente legato alla lingua uto-azteca parlata in Messico e nota come nahuatl. In tale idioma, il termine chian può essere tradotto con l’aggettivo “oleoso”.

Secondo alcune testimonianze scritte, come il Codice Mendoza, risalente al XVI secolo, tale arbusto era noto già agli Aztechi e ai Maya, ancor prima, dunque, della scoperta dell’America da parte di Cristoforo Colombo.

I semi ricavati da tale specie vegetale erano molto importanti per la popolazione locale e la loro fama era equivalente a quella del mais, dell’amaranto, e dei fagioli. I semi di Chia costituivano un prodotto peculiare all’interno della dieta delle popolazioni dell’America meridionale, che li utilizzavano come fonte principale di grassi vegetali.

Una delle preparazioni tipiche era proprio una bevanda chiamata pinole, ottenuta con l’aggiunta di farine miste di chia tostato e di mais. Sarebbero state talmente tante le loro proprietà benefiche, che si dice che i guerrieri aztechi li utilizzassero come rimedio naturale contro le infezioni della pelle e infiammazioni, contro i dolori, ma soprattutto come potente ricostituente in grado di donare forza e vigore prima e durante le battaglie.

Codex Mendoza, raffigurazione di guerrieri aztechi, XVI sec.
Codex Mendoza, raffigurazione di guerrieri aztechi, XVI sec.

Si tramanda che i soldati consumavano semi di chia con farina di formentone, che facevano cuocere con l’aggiunta di mele di maguei, ricavandone una bevanda dolce e rinfrescante, in grado di far sopportare loro le fatiche della marcia e del sole cocente.

Erano così conosciuti come i “semi della forza” e utilizzati dai Maya anche all’interno di pratiche e cerimonie religiose. Tali semi venivano così offerti agli dei per propiziarsene la benevolenza. Questo potrebbe essere uno dei motivi per cui gli spagnoli cattolici, una volta arrivati in terra sudamericana, ne distrussero le coltivazioni oscurandone la fama per molto tempo.

Così, quando Frate Bernardino di Sahagún, clericale spagnolo ed etnografo, arriva in Messico nel XVI secolo, proprio nella capitale di quello che era stato l’Impero azteco e che gli spagnoli avevo distrutto nel 1521, fu sopreso dallo scoprire alcuni prodotti venduti nel grande mercato, accanto a quelli che erano i resti del palazzo. Il suo racconto di viaggio, descritto minunziosamente in un manoscritto noto col nome di Codex Florentinus, scritto in lingua nauhatl, ma tradotto in spagnolo verso la fine del XVIII secolo, è un testo fondamentale per ricostruire le abitudini alimentari dell’America precolombiana. Tra i prodotti che vengono citati in questa fonte troviamo: mais, fagioli, semi di amaranto, peperoncini, pomodori, sciroppi e miele, ma anche i “semi oleaginosi di Chia”.

piantagione di Salvia Hispanica
piantagione di Salvia Hispanica

Un’altra curiosità lega i semi di Chia a uno stato messicano moderno, il Chiapas. Tale nome deriverebbe infatti dal nahuati: “fiume chia”.

 

Descrizione della specie Salvia Hispanica

I semi di Chia provengono da una pianta erbacea chiamata Salvia Hispanica e nota come Chia. Esiste in realtà un’altra varietà denominata Salvia Columbariae, nota invece come Golden Chia, ma quando si parla di semi di Chia si fa generalmente riferimento ai semi prodotti dalla prima specie vegetale.

Pianta di Salvia Hispanica
Pianta di Salvia Hispanica

Tale pianta può raggiungere l’altezza di un metro e presenta fiori dal colore bianco o viola, accorpati in racemi. I semi prodotti dalla Chia sono di forma ovale, mentre il loro sapore è piuttosto neutro, e assomiglia a quello della nocciola.

Vengono consumati da millenni per le loro proprietà nutritive, cotti o crudi, o in aggiunta ad altre pietanze, a cui conferiscono una nota aggiuntiva di sapore, e di croccantezza. I semi macinati vengono normalmente impiegati negli impasti di prodotti da forno come pane e biscotti, o lasciati ammorbidire in acqua per ottenere bevande rinfrescanti o succhi di frutta.

Da Cristoforo Colombo…alla normativa europea

Oggi i semi di Chia sono conosciuti e consumati anche in Europa, e a partire dal 2009 sono considerati integratori alimentari naturali dall’UE. Più precisamente, la Decisione della Commissione del 13 ottobre 2009 autorizza l’immissione sul mercato dei semi di Chia come ingrediente alimentare, o novel food, a norma del regolamento (CE) n. 258/97 del Parlamento europeo. In seguito a tale decisione, dunque, il loro impiego è consentito anche nelle miscele di cereali per la prima colazione, accanto a noci e  frutta secca.

I semi di Chia di NaturaZen sono certificati dal CTC, centro tecnologico Nacional de la Conserva y Alimentación e dal Consejo de Agricultura Ecologica de la Región de Murcia, che hanno dichiarato questi semi di chia conformi con il sistema di coltivazione biologica e con le indicazioni della legge del regolamento CE 834/2007.

Buy YOUR Chia seeds Now!

Make your choice!

Ordina ORA le tue Chia seeds Organic NaturaZen You will have the pleasure of tasting the best Chia seeds at an affordable price!

Foto della famiglia di Mirco di NaturaZen
[ux_products style="normal" type="row" columns="2" ids="13016.13445"] Visita il negozio!

Lascia un commento