La meditazione è il metodo più semplice e puro per arrivare al centro del nostro spirito nel “qui ed ora“. Molti inconsciamente non si rendono conto che per quanto viviamo costantemente nell’adesso, la nostra vita invece spesso viene vissuta a cavallo di questa linea temporale e siamo rivolti con un occhio al passato e l’altro nel futuro.
Così, senza rendercene conto con un occhio guardiamo a ciò che è stato, ai nostri errori che non vogliamo più commettere, ai rimpianti di quello che abbiamo perso o ai bei ricordi mentre con l’altro occhio inconsciamente già prospettiamo ciò che avverrà e ciò che sarà sulla base di quello che è stato.
E il presente? L’adesso? Dove è finito? Semplicemente è sotto i nostri piedi, qui ed ora, nell’adesso che non viviamo perché costantemente non osserviamo “l’attimo fuggente” della nostra vita.
La meditazione è stare in contemplazione senza affaticare il cervello, riuscire a trovare un momento in cui i nostri pensieri (da cui siamo costantemente pervasi) non pervadano il nostro spazio temporale e in cui essi possano scorrerci davanti senza temere che la nostra mente provi a giudicarli o a “ragionarli”.
Esistono vari tipi di meditazione come la meditazione attiva di Osho o la Vipassana o la meditazione trascendentale ma, in questo post parlare di tutte le tecniche diverse diventeremmo troppo dispersivi. Preferisco solo dire che le tecniche alla fine sono esternazioni della meditazione ossia varie forme meditative che però non sono la vera meditazione che semplicemente non è che vivere il qui ed ora senza influenze dai nostri pensieri.