Quali sono le bacche di Goji originali? Quale varietà scegliere?
Da qualche tempo si sente parlare di diverse varietà di Bacche di Goji. Sono molti i nomi e le espressioni usate in riferimento a questi frutti, molti dei quali circolano sul web, in siti di informazione o approfondimento dedicati alle Goji. Ma si tratta davvero di diverse varietà di Goji?

Chissà quante volte ti sarà capitato di cercare informazioni sui benefici e sulle controindicazioni delle bacche di Goji. Ne hai sentito parlare, ne sei rimasto incuriosito, e hai deciso di provarle. Magari hai cercato in rete, e con tua sorpresa, ti sei accorto che ne esistono diverse varietà. Non è vero? Cosa scelgo e come posso riconoscere il prodotto migliore?
Sono queste le domande più frequenti che ci si pone di fronte a prodotti naturali, indiscutibilmente ottimi se si rispettano una serie di criteri di qualità, ma che nel mondo occidentale sono meno conosciuti. Il timore di fare la scelta sbagliata deriva soprattutto da un’informazione incompleta o parzialmente veritiera.
Sul web, si sa, circolano notizie di ogni genere, e occorre prestare un po’ di attenzione per selezionare le notizie reali da quelle meno attendibili, nell’ottica di fare la scelta migliore.
Da dove provengono le Goji?
Iniziamo subito col dire che le Goji sono coltivate in regioni dell’Asia, in Mongolia, in Tibet, oltre che in Cina. Qui sono coltivate e consumate da tantissimo tempo, in virtù delle loro proprietà benefiche. Talvolta troviamo tali nomi associati a regioni del continente asiatico, altre volte, tali varietà compaiono direttamente all’interno di portali di ricette, come ingredienti principali di preparazioni, o ancora, in siti che elencano una serie di caratteristiche legate a tali frutti, indicati come prodotti alternativi alle Bacche di Goji ottenute dal Lycium Barbarum o Chinense.
Perchè stiamo parlando di queste specie arbustive? Semplice! Sono le uniche specie da cui si ottengono i frutti chiamati Bacche di Goji!
Lycium Barbarum e Lycium Chinense
Si ricorda che le bacche di Goji provengono da un arbusto appartenente alla famiglia delle Solanacee il cui nome scientifico è Lycium Barbarum. Si tratta di una pianta perenne a foglia caduca, la cui fioritura cade da giugno a settembre, mentre la raccolta va da agosto a ottobre, ed è variabile a seconda delle aree di produzione. Essendo tali frutti piuttosto delicati e di piccole dimensioni, la raccolta avviene a mano e in vari passaggi, così come i processi di essiccazione al sole.
Dove si producono le migliori bacche di Goji?
La Cina e il Tibet
È la Cina il maggiore produttore di questo prodotto naturale, un Paese in cui tale frutto è considerato ‘il frutto della longevità’ ed è consumato da millenni per le sue qualità benefiche come rimedio antiossidante, antibiotico, e come fonte di vitamina C, di amminoacidi, carotenoidi e sali minerali.
Nello specifico, le province in cui vengono coltivati tali arbusti sono prevalentemente quelle del Ningxia (letteralmente “mite estate”) e dello Xinjiang.

Nelle aree montuose, lontano dalle fonti di inquinamento, su terreni beneficiati dalla presenza del fiume Giallo, crescono piante di Lycium Barbarum, da cui si ottengono delle bacche dolci e morbide al palato, ricche di sostanze nutritive che hanno affascinato gradualmente anche l’Occidente: si tratta delle autentiche e originali bacche di Goji. Possiamo al massimo affermare che accanto al Lycium Barbarum esista un’altra specie chiamata Lycium Chinense, la quale produce dei frutti molto simili a quelli del Lycium Barbarum ma sensibilmente più amarognoli e più grandi. Le due specie si differenziano per alcuni caratteri morfologici in quanto il Lycium Barbarum avrebbe delle foglie più strette rispetto a quelle del Lycium Chinense, i cui frutti sarebbero anche più rosso vivo e di dimensione maggiore rispetto alla prima specie.
Le bacche tibetane del Qinghai
Quanto alla provenienza dobbiamo però sottolineare che sebbene, troviamo Goji provenienti da tutto il mondo, oltre al Ningxia già citato (SUD Mongolia), esiste un altro luogo che sta diventando sempre più importante per la produzione di Goji ed è il TIBET.
Nello specifico, il Qinghai è l’area a cui ci stiamo riferendo, ed è considerato da molti il luogo migliore in quanto grazie alle sue peculiarità morfologiche e naturali, alla presenza di acqua e luce solare, accanto ai 3200 metri di altezza, ci fornisce delle Goji di taglia più grande, e dal sapore più dolce.
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Bacche di Goji di qualità

Il mercato di questi superfrutti è in continua crescita, e tali bacche vengono utilizzate sotto forma di succo, polvere, o, più comunemente essiccate, come integratore completamente naturale, e un piacevole alleato della nostra salute, come antiossidante e coadiuvante del sistema cardiovascolare e immunitario, come rimedio per contrastare i radicali liberi e prevenire l’invecchiamento, e per favorire dunque il benessere psicofisico dell’intero organismo. Per godere dei benefici legati a questo prodotto è necessario però accertarsi di assumere delle bacche di ottima qualità, soprattutto in relazione a elementi peculiari come provenienza e tipo di coltivazione. Infatti, le bacche di Goji biologiche sono indiscutibilmente più salutari rispetto a bacche coltivate ricorrendo a prodotti chimici, in quanto come per tutti i prodotti bio, proprio l’assenza di pesticidi e concimi di natura chimica, consente loro di conservare intatte tutte le loro proprietà nutritive e benefiche.
…ricapitolando!
Le bacche di Goji possono provenire da diverse zone del mondo, e presentarsi sul mercato in tipologie diverse che corrispondono all’area di provenienza. Noi di NaturaZen abbiamo provato le Goji tibetane del Qinghai e restandone assolutamente stupiti a livello qualitativo, abbiamo deciso di offrire ai nostri amici l’opportunità di provarle (“Gold Quality Limited”). I nostri frutti sono al cento per cento sicuri e provvisti di certificazioni che ne attestano la provenienza bio e l’assenza di aflatossine! Garantiti da NaturaZen!
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